Darà altri elementi all’indagine sull’incidente mortale verificatosi domenica scorsa a Terme Vigliatore l’esito dell’autopsia sul corpo della studentessa diciannovenne, Irene Da Campo. Il sostituto procuratore della repubblica di Barcellona, Federica Paiola, ha conferito l’incarico al dottor, Antonio Messina. Nel frattempo, i carabinieri della compagnia di Barcellona, coordinati dal comandante, capitano, Giancarmine Carusone, hanno acquisito tutti i filmati dell’incidente, avvenuto tra via Nazionale e via Stracuzzi – grazie all’impianto di videosorveglianza della farmacia, che è localizzata quasi all’uscita di Terme Vigliatore, lato Barcellona. Svariati gli interrogativi a cui dovranno dare risposte i militari dell’arma: un’auto avrebbe creato una “turbativa” prima del tragico impatto della Fiat Panda, condotta dalla studentessa contro il muro? Provenendo dal senso opposto, addentrandosi ancora di più nell’abitato di Terme Centro, l’auto avrebbe incrociato la Fiat Panda della ragazza prima dell’incidente? Perché Irene Da Campo si è spostata dalla corsia di destra a quella di sinistra, impattando in modo devastante contro il muro? Perché non ci sono tracce sull’asfalto? E’ stato accertato che la studentessa termense, domenica mattina, non stava partendo alla volta di Catania, per prendere l’aereo e raggiungere l’università, a Milano. Il ritorno nel capoluogo lombardo era stato programmato per quello stesso giorno, ma nel pomeriggio. Irene Da Campo, dunque, stava semplicemente allontanandosi in auto da Terme Centro. La famiglia della studentessa ha dato mandato all’avvocato, Vincenzo Mandanici, perché la rappresenti nella fase delle indagini; il legale termense richiederà una consulenza cinedinamica. E’ un passaggio necessario, per poter ottenere una ricostruzione delle fasi dell’incidente, utile a fornire tutti gli elementi necessari per l’individuazione di possibili responsabilità e per la valutazione dei danni. Al momento non risultano comunque né indagati, né sospetti.