Sentenze del rito abbreviato dell’operazione antidroga “Scala Reale”; cinque condanne e una assoluzione. Il gup del tribunale di Messina, Carmine De Rose ha condannato Paolo Brigandì a 7 anni ed un mese di reclusione, poi il figlio Alessandro a 5 anni e 10 mesi; ad entrambi difesi dall’avvocato, Gaetano Cirella si contestava associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga, rispettivamente 36 e 33 episodi di spaccio e al primo anche il furto di un portafoglio, reato dal quale è stato assolto. Ad entrambi il giudice ha riconosciuto anche le attenuanti generiche prevalenti rispetto alle aggravanti. Il pm di udienza, Vito Di Giorgio, aveva chiesto per Paolo Brigandì 12 anni e 8 mesi ed otto anni per il figlio Alessandro. Il gup ha disposto poi condanne per Giuseppe Mazzone a tre anni, sette mesi e 10 giorni, Luigi Fiducia e Gianmarco La Torre a 2 anni ciascuno. Per questi tre il pm aveva chiesto la condanna rispettivamente a 10 anni, 8 anni e 6 anni e 8 mesi. Anche per Antonio Dicosta il pm aveva chiesto la condanna a 4 anni e 4 mesi, ma è stato assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste. L’operazione “Scala reale” proseguirà con il rito ordinario il 27 marzo quanto inizierà il processo davanti ai giudici del Tribunale di Patti a carico di Ignazio Francisco Gonzales Perez, Romina Lamazza, Giuseppina Merlo e Antonino Niosi, tutti di Patti. L’operazione antidroga scattò nel luglio 2017.