L’iter per l’inizio dei lavori al porto di Sant’Agata Militello non si ferma, nonostante il susseguirsi di richieste di incontri ed i tentativi di fermare l’avvio del cantiere nell’ambito della battaglia tra imprese per rimettere in discussione la firma del contratto.
Il comune, andrà avanti nonostante tutto visto che non ci si può permettere il lusso che mentre le imprese si danno battaglia nei tribunali amministrativi, si perdano i 40 milioni di finanziamenti.
Si va avanti, quindi anche all’indomani della notizia che la Sigenco, impresa che aveva vinto l’appalto ma poi era fallita, ha inviato al comune di Sant’Agata Militello ed al Rup, Basilio Ridolfo, sollecitandone un incontro. La Sigenco si fa forte di una sentenza di primo grado con la quale il Tribunale delle imprese di Palermo dichiarò nullo il contratto di cessione del ramo di azienda denominato “Grandi opere marittime”.
Il curatore fallimentare sottolinea quindi di aver appreso della recente approvazione in giunta del progetto esecutivo e dell’atto di sottomissione con la Cogip, a seguito della notifica di un esposto presentato lo scorso 17 gennaio dalla ditta Ricciardello Costruzioni di Brolo alla procura regionale della Corte dei Conti.
Nel frattempo, però, la Cogip ha presentato appello all provvedimento del tribunale delle imprese. Insomma tutti passaggi che dureranno molto tempo, troppo, per non compromettere il finanziamento.
I lavori, infatti, hanno il termine perentorio del 2020 per essere ultimati pena la revoca della somma stanziata.