Un 71enne di Messina, accusato di abusi nei confronti delle nipotine, è stato assolto dalle accuse in Cassazione.
Si conclude dunque dopo nove anni il calvario giudiziario del nonno messinese, che era stato condannato in primo grado ad 8 anni e 3 mesi di carcere e ad un risarcimento di 80mila euro alla parte civile, ma la Corte d’appello decise di ribaltare la decisione optando per l’assoluzione. Adesso è arrivata la decisione definitiva: la Cassazione ha confermato la sentenza emessa in secondo grado, scagionando definitivamente un settantunenne messinese accusato di aver abusato sessualmente delle proprie nipotine, allora dell’età di tre e sei anni.
La vicenda giudiziaria del nonno, che era difeso dagli avvocati Giuseppe Piazza e Antonio Pagano, ha avuto inizio nel 2009, quando, su segnalazione delle maestre delle di asilo delle due bimbe, la scuola decise di convocare i genitori delle due minori per alcuni comportamenti sospetti.
In particolare emerse che una delle due sorelle avrebbe dato un bacio sulle labbra ad un compagnetto, mentre l’altra avrebbe simulato approcci tra bambolotti. Una delle sorelline disse alla madre di aver imparato quelle cose dal nonno. La piccola, in seguito, diede delle versioni contrastanti per giustificare i suoi comportamenti, al punto che, a fronte di perizie opposte, i giudici decisero la condanna in primo grado del nonno. Adesso, dopo nove anni, la vicenda si conclude con l’assoluzione del nonno.