Condanne complessive per oltre 38 anni. Sono quelle che il tribunale di Patti ha inflitto ai componenti della banda, protagonisti di violente incursioni criminali in abitazioni del messinese e palermitano tra l’ottobre e dicembre del 2016.
Un procedimento che nasce dall’inchiesta eseguita dalla polizia di Patti e coordinato dalla locale procura che aveva eseguito sette arresti in carcere ed uno ai domiciliari nel giugno di un anno fa. Nel dettaglio, i giudici hanno inflitto 10 anni e 2 mesi per rapina e sequestro di persona per Gianluca Terrana, 32 anni di Termini Imerese (ritenuto il capo della banda), 2 anni ed 11 mesi per Angelo Incardona, 42 anni di Campofelice di Roccella, 2 anni ed 8 mesi per Giuseppe Augetto, 31 anni Termini Imerese. E poi ancora 6 anni ed 8 mesi per Francesco Lamia, 30 anni di Termini Imerese, 7 anni e due mesi per Antonio La Bua 21 anni di Termini Imerese, 7 anni e 10 mesi per Costantin Aioani ed infine 7 anni e 2 mesi per Iulian Hatos, romeno di 24 anni. L’inchiesta ruotava sulla rapina ai danni di due anziani coniugi di Ucria e che vennero tenuti bloccati in casa durante una rapina, proseguita poi anche nell’abitazione di Capo d’Orlando della coppia. Da quella indagine si risalì alla banda e ad altri furti messi a segno a Termini Imerese e a Sant’Agata di Militello. Il collegio difensivo del gruppo, composto dagli avvocati Trombetta, Vazzana, Sciascia e Graviano, ha annunciato immediato ricorso in appello giudicando troppo pesanti le pene inflitte in abbreviato specie per il mancato accoglimento delle attenuanti.