Guardare oltre le singole esigenze di ogni piccolo territorio e cominciare a ragionare e progettare in termini più complessivi per affrontare un problema delicato e complesso come l’erosione costiera.
E’ questo il grosso risultato ottenuto due giorni fa a Palermo, nel corso di un incontro tra i vertici della Regione ed una delegazione di Capo d’Orlando.
Sino ad oggi si è parlato solo dello stanziamento di 400.000 euro per il ripascimento della spiaggia da realizzare prima dell’estate con un anticipo del progetto di consolidamento del promontorio già previsto nel Patto per il Sud. Ma, come conferma adesso una nota della presidenza della Regione in quell’incontro si è registrato anche un importante cambio di rotta sul fenomeno.
In particolare, la Regione ha preso atto della richiesta di Legambiente Nebrodi di rivedere i progetti che tutte le amministrazioni comunali avevano presentato per la difesa della costa e che prevedevano progetti differenti e non organici. In pratica ogni comune chiede fondi per lavori che sono sganciati dal quadro globale del territorio, rischiando ognuno di creare ulteriori danni ai centri vicini.
Così la Regione ha deciso che agirà come organismo sovracomunale per fare sintesi dei vari progetti già presentati, che coinvolgono un tratto di costa di circa trenta chilometri. Prossimamente, il presidente Musumeci convocherà i sindaci interessati per un momento di confronto che possa portare a un ‘contratto di costa’, unico progetto che salvaguardi l’intera fascia costiera interessata, da Brolo ad Acquedolci.
Un risultato importante che potrebbe portare ad uno studio globale del fenomeno e ad un solo grosso investimento più efficace.