Piccoli comuni virtuosi a fronte di una difficoltà a cambiare abitudine nei centri più popolati.
E’ un quadro in chiaroscuro quello che emerge per l’ultimo quadrimestre del 2017 in Sicilia riguardo la differenziata.
Andando nel dettaglio è Santa Teresa Riva il comune della provincia più virtuoso con il nono posto in Sicilia. Alle sue spalle Ficarra con l’undicesimo posto regionale ed il 73,7% di differenziata (quindi ben al di sopra della quota per non incorrere in multe e soprattutto un clamoroso 100% ad ottobre).
Poco staccate Rometta (14esima in Sicilia col 73,1%) e Castel di Lucio (15esima col 73%).
Molto bene il comune di Brolo che, sebbene sia partito da pochissimi anni, ha già raggiunto il 69,8% (ventunesimo posto in Sicilia).
A seguire compaiono, col oltre il 60% di differenziata Rodì, Torregrotta, Villafranca, Furnari e San Filippo del Mela.
Tra il 50 ed il 60% ci sono invece Mazzarrà, Terme Vigliatore, Santo Stefano di Camastra, Tripi, Castroreale, Capri Leone, Tusa, Montalbano, Longi, Spadafora, Mistretta e Reitano.
A guidare la classifica dei comuni con oltre 10.000 abitanti c’è Capo d’Orlando. Il comune paladino è centosedicesimo in Sicilia col 49% di differenziata.
Per il resto, nei grossi centri, situazioni disarmanti. Milazzo si ferma al 15,6% esattamente come Messina. Sant’Agata di Militello è trecentodecima col 12,2% mentre Patti è dietro con l’11,62%. Chiude Barcellona con appena 7,81% di rifiuti differenziati.