Un immobile di proprietà del comune recuperato e riadattato per ospitare turisti e visitatori, come B&B.
Ubicato tra il palazzo comunale e la Chiesa Madre di Ficarra, la struttura è parte integrante del progetto “albergo diffuso”. La strategia è di sviluppare un modello di ricettività includendo abitazioni preesistenti e tipiche dei luoghi, per esaltare l’identità dei centri cittadini coinvolti e per creare un sistema di ricettività sostenibile, destagionalizzata e a zero impatto ambientale.
La volontà dell’Amministrazione ficarrese è quella di predisporre un bando per l’assegnazione della gestione del B&B, con l’obiettivo di far divenire le risorse culturali del centro nebroideo un sistema sia per la promozione dell’offerta turistica, sia per una significativa ricaduta sulla microeconomia locale. In particolare si intendono favorire i giovani imprenditori che abbiano idee innovative e creatività nel concretizzare nuovi sistemi di fruizione turistica.
L’idea di fondo, spiega Mauro Cappotto, assessore alla cultura, è quella di una struttura multifunzionale, che possa fungere anche da polo di accoglienza per tutti i laboratori che affiancano il Museo della Ceramica e il museo diffuso in generale.
I lavori relativi alla struttura sono stati ultimati e per inaugurare ufficialmente il nuovo mueso-B&B comunale manca davvero poco. Lo stabile sorge di fronte a quella che fu nell’estate del 1943 l’abitazione di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e, quasi certamente, sarà intitolato proprio allo scrittore.