Avevano denunciato con una precisa e dettagliata nota, indirizzata al dirigente dell’asp 5 di Messina, al direttore di presidio Ospedali di Mistretta e Sant’Agata di Militello, al direttore generale dell’ASP 5 di Messina, al sindaco e al presidente del consiglio del comune di Mistretta, all’Assessore regionale alla Salute e alla stampa, la totale assenza, in alcune giornate, di uno specialista Cardiologo, anche al Pronto Soccorso del nosocomio di Mistretta, ennesimo disservizio presso il SS Salvatore, che da anni subisce tagli e mortificazioni, spesso in maniera silente.
Per questo motivo i tre medici in servizio presso il SS. Salvatore di Mistretta sono stati sospesi dal servizio e dalla retribuzione, alternativamente, per quindici giorni ciascuno, rei di aver denunciato, informato e reso pubblico un problema interno all’ospedale. Ad emettere il provvedimento, l’ufficio per i Procedimenti Disciplinari dell’Asp 5 di Messina, che motiva così la sua scelta: “le criticità denunciate avrebbero dovuto seguire le vie gerarchiche e non essere utilizzate con finalità di allarme sociale e con grave nocumento alla stessa gestione aziendale”. Sebastiano Zingone, Tatiana Spinnato e Carlo Cannistraci, sono stati quindi sospesi perché si sono fatti portavoce e megafono dei disagi che l’utenza ospedaliera vive presso il nosocomio amastratino a causa di una carenza, che potrebbe avere anche gravi ripercussioni sulla funzionalità del servizio. La sensazione che ne deriva è che il mancato rispetto del protocollo, quale motivazione della sospensione, possa invece nascondere la volontà della dirigenza Asp 5 di salvaguardare la propria immagine, a scapito della tutela dei presidi ospedalieri delle zone periferiche, in primis quello di Mistretta.
La vicenda, che ha toccato profondamente i cittadini amastratini, sta facendo ora il giro virale sui social e web, con un tam tam di solidarietà e vicinanza per i tre medici sospesi.