Hanno lasciato il centro che li ospita a Galati Mamertino per raggiungere a piedi il commissariato di Polizia di Capo d’Orlando e chiedere di essere trasferiti in un’altra struttura.
Una dozzina di immigrati sono così rimasti per ore sul marciapiede davanti al commissariato per chiedere di illustrare le proprie lamentele e le proprie esigenze.
Il problema è piuttosto complicato. In pratica un gruppo di giovani che erano giunti nei mesi scorsi a Galati, nel frattempo è diventato maggiorenne e non ha più diritto a rimanere in quella struttura. Le strade, quindi, sarebbero due, o lasciare il centro e cercare soluzioni personali, oppure essere trasferito in un centro di seconda accoglienza.
Andando via, l’immigrato perderebbe i diritti dell’accoglienza, come vitto e alloggio ed i due euro e 50 al giorno che sono riconosciuti.
Il gruppo di immigrati neo maggiorenni, che non hanno mai visto di buon occhio la permanenza a Galati (soprattutto in un terreno isolato e lontano dal centro urbano) sollecitano quindi l’invio in un altro centro per maggiorenni in altri comuni che deve essere disposto dalla Prefettura.
“Da parte nostra- dicono i gestori della struttura- nonostante non abbiano diritto alla permanenza da noi, continuiamo a fornire vitto ed alloggio che non ci sarà neppure rimborsato. Più di questo non possiamo fare.”
La polizia, con il dirigente Carmelo Alioto ha illustrato loro la situazione, ricordando ai giovani che se non torneranno a Galati ad aspettare le determinazioni della Prefettura, perderanno il programma di protezione e dovranno arrangiarsi.
Insomma un corto circuito del sistema di accoglienza che bisognerà presto risolvere.