venerdì, Novembre 22, 2024

Sotto chiave 32 milioni di beni riconducibili a Nicola Mazzagatti

dia

E’ stimato in almeno 32 milioni di euro il patrimonio riconducibile a Nicola Mazzagatti, imprenditore di Santa Lucia del Mela e ritenuto affiliato alla cosca dei barcellonesi.

Un tesoro che la D.I.A. di Messina, supportata dal Centro Operativo di Catania, a conclusione di un’attività investigativa – culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale formulata a “firma congiunta” dal Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, Maurizio DE LUCIA, e dal Direttore della D.I.A., Generale di Divisione Giuseppe GOVERNALE – ha messo sotto chiave..
Mazzagatti, attualmente detenuto, nel giro di qualche anno è riuscito a far valere la propria vicinanza alla malavita organizzata ed è riuscito a conquistare il monopolio delle attività di Santa Lucia del Mela nel ramo della ristorazione, somministrazione di alimenti e del catering.
Nell’ambito dell’operazione denominata “GOTHA VI” – attività che ha fatto luce su ben 18 omicidi consumati e 2 omicidi tentati, commessi tra i primi anni ’90 ed il 2012 – l’imprenditore è stato colpito da ordinanza di misura cautelare personale, in quanto ritenuto direttamente coinvolto in due omicidi, quello di Fortunato Ficarra, ucciso il 1° luglio 1998 all’interno del bar “Valerie” di Santa Lucia del Mela, e quello di Domenico Tramontana, Esponente di spicco del clan dei barcellonesi, ucciso il 4 giugno 2001 in località Calderà di Barcellona .

Mazzagatti risulta anche destinatario di misura di prevenzione personale e patrimoniale della confisca, non ancora definitiva, emessa nel 2009; la sua pericolosità sociale era fondata sul giudizio delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pino Chiofalo rese nel maxi processo MARE NOSTRUM.
Ulteriori risultanze sono emerse anche dall’“operazione CATERING”, che ha visto il MAZZAGATTI – sottoposto, per fatti risalenti al dicembre 2004, a misura cautelare e imputato anche per associazione di tipo mafioso – essere poi condannato, tra l’altro, per la tentata estorsione ai danni di un cittadino iraniano, titolare di un’attività commerciale di tappeti persiani e di una struttura adibita a sala ricevimenti a San Pier Niceto.
Inoltre, significative sono state anche le risultanze dell’operazione “SISTEMA” nell’ambito della quale il MAZZAGATTI è stato condannato per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dei titolari della società CO.GE.MAR. s.r.l. di Barcellona P.G..
Il sequestro scaturisce dalle investigazioni della D.I.A. di Messina che hanno messo in luce come il MAZZAGATTI, con l’appoggio della consorteria criminale di riferimento “dei barcellonesi”, sia riuscito, pur colpito da precedente misura patrimoniale, a rinsaldare e fortificare il proprio patrimonio – comprensivo anche di contesti imprenditoriali importanti quale la prestigiosa struttura ricettiva e sala ricevimenti “VILLA MONT VALERIE”, o anche il bar/gelateria “VALÈRIE COFFEEa Milazzo ed appena inaugurato.

Con il provvedimento in oggetto sono stati apposti i sigilli a: 4 imprese comprensive di capitale sociale e compendio aziendale; 14 immobili; 19 terreni; 10 mezzi personali ed aziendali; vari rapporti finanziari, anche intestati a soggetti terzi

Facebook
Twitter
WhatsApp