Con un pennarello indelebile ignoti hanno imbrattato la panchina della villa comunale adiacente al palazzo municipale orlandino, recentemente decorata dai ragazzi del Liceo Artistico “Lucio Piccolo” per ricordare il poeta vissuto a Capo d’Orlando.
Un gesto che si qualifica da solo: sulla poesia “Di soste viviamo”, scritta dal lirico vissuto a cavallo tra le due guerre, ignoti hanno scritto la parola inglese “fuck”, parola volgare ed offensiva.
Non si può che restare a bocca aperta davanti a episodi di questo tipo e la speranza è che le telecamere di videosorveglianza del comune di Capo d’Orlando abbiano ripreso gli autori di questo ignobile gesto.
«Un anonimo writer ha pensato di sovrapporre/contrapporre una sua raffinata composizione ad una bella poesia di Lucio Piccolo. “FUCK” (Fanculo) – scrive il Presidende di Legambiente Nebrodi, tra i promotori dell’iniziativa -, è il testo che traduce il raffinato pensiero del poeta da strada. Il confronto dice tutto sulla personalità degli autori: di Lucio Piccolo si ricordano ancora la sensibilità e l’amore per il sapere; dell’anonimo si ricorderà il disprezzo per cultura e per il lavoro degli alunni del Liceo Artistico i cui disegni celebrano il valore della bellezza».