Il gip di Roma Elvira Tamburelli ha accolto la richiesta di archiviazione della procura di Roma sull’ennesimo fascicolo contro ignoti sul Caso Manca. Attilio Manca è il medico siciliano trovato cadavere il 12 febbraio del 2004 nella sua casa a Viterbo.
Secondo la Direzione distrettuale antimafia, dalle indagini non sarebbero emersi elementi sufficienti per avvalorare la tesi della famiglia Manca che da 14 anni si batte per dimostrare che Attilio è stato ucciso dalla mafia. Una tesi che non ha mai trovato conferma nelle aule di giustizia.
Da qui la richiesta di archiviazione del procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, dell’aggiunto della Dda Michele Prestino e del sostituto Maria Cristina Palaia. Richiesta di archiviazione a cui la famiglia Manca, tramite gli avvocati Antonio Ingroia e Fabio Repici, si è opposta.
“Ancora una volta sul caso di Attilio Manca ingiustizia è fatta. Ancora una volta la verità viene sacrificata sull’altare della ragion di stato – commenta l’avvocato Ingroia dopo l’archiviazione- è il momento che il popolo della verità si ribelli”.