Sono oltre 16mila le domande presentate per l’ottenimento del Reddito di Inclusione in provincia di Messina. È questo il dato venuto fuori nel corso del Convegno organizzato dalla Cisl e dalla Fnp Cisl sul ReI e sulle potenzialità della misura in soccorso delle famiglie più sofferenti. Iniziativa partita con il ricordo della strage di via D’Amelio nelle parole d’apertura del segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, prima del saluto del presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina. «Stiamo cercando un cambio di passo in direzione di un’assunzione di responsabilità diverse del mondo del lavoro», ha assicurato Blandina.
L’introduzione ai lavori è stata del segretario generale della Fnp Cisl Messina, Bruno Zecchetto, che ha approfondito i dati sull’incidenza della povertà sul territorio. «Come sindacato dobbiamo pensare non solo a chi lavora, ma anche a chi non lavora perché non riesce a trovarlo un lavoro».
Ha richiamato la necessità di «una sinergia tra Comuni, Centri per l’Impiego ed Enti che si occupano dei requisiti» il direttore provinciale dell’Inps, Marcello Mastrojeni, «perché il Rei necessita di collaborazione e soprattutto in un contesto difficile come quello messinese, il reddito di cittadinanza è una grande occasione per chi ha bisogno».
I numeri illustrati da Mastrojeni parlano di 16.475 istanze presentate da dicembre 2017 al 17 luglio 2018. «Dall’analisi della provenienza delle domande – ha aggiunto – si evidenzia come il bisogno sia concentrato maggiormente nella città capoluogo piuttosto che nella provincia».
«È estremamente importante il ruolo dei Comuni – ha detto il dirigente del Centro per l’Impiego Santi Trovato – e in provincia l’unico che ha ottemperato a trasmetterci l’analisi preliminare sui nuclei familiari che hanno fatto richiesta è stato quello di Mandanici».
Trovato ha anche evidenziato le grandi difficoltà logistiche che affronta ogni giorno il Centro per l’Impiego. «Abbiamo grandi complicazioni nella nostra sede, soprattutto allo sportello. Un’emergenza che aumenterà da settembre in avanti con l’ampliamento della platea degli aventi diritto».
«Non sono solo numeri freddi – ha avvertito il segretario generale della Fnp Cisl Sicilia, Alfio Giulio – parliamo di persone che devono mettere a tavola il pranzo e la cena. E non parliamo degli anziani costretti a rinunciare anche alle medicine».