Venti mesi di reclusione (pena sospesa) ed una multa.
E’ stata la pena patteggiata al Tribunale di Patti da una impiegata del Credito Siciliano per diversi anni in servizio a Sinagra.
L’impiegata, tra il 2012 ed il 2016, avrebbe alleggerito una ventina di conti correnti, in prevalenza di anziani, o di risparmiatori cui erano intestati libretti raramente movimentati, di quasi 300.000 euro.
A portare alla luce i fatti, due anni fa, era stata una giovane che aveva chiesto lumi sui depositi dell’anziana nonna.
La cassiera venne immediatamente sospesa e la banca avviò una indagine interna portando alla luce una storia che ricorda per molti versi i più noti ammanchi della Carige di Capo d’Orlando.
Il legale di fiducia della cassiera, l’avvocato Antonio Muscarà, ha però richiesto di poter accedere al rito del patteggiamento con la Procura.
Il giudice per indagini preliminari Andrea La Spada, ha accordato la condanna ad un anno ed 8 mesi, pena sospesa chiudendo così la vicenda.