Processo per l’operazione “Gotha IV°”, scattata nel luglio 2013, riguardante le nuove leve della famiglia dei “barcellonesi”. Furono disposte trentasei ordinanze di custodia cautelare. I giudici della corte di assise di appello di Reggio Calabria, hanno confermato le condanne per Domenico Chiofalo, 7 anni e 8 mesi di reclusione, Gianni Calderone, 4 anni e Maurizio Giacomo Sottile, 4 anni. Erano imputati di estorsione. Modificando poi la stessa sentenza emessa in primo grado il 12 aprile 2016 dai giudici di Messina, in appello sono state rideterminate le pene per Antonino Bagnato in 4 anni di reclusione e 1.000 euro di multa, già condannato a 4 anni e 8 mesi. Aumento di pena per Alessandro Crisafulli, adesso condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione, dopo la condanna del primo grado a 8 anni e 8 mesi; di seguito Massimo Giardina, 6 anni, la precedente condanna era stata di 7 anni e 4 mesi, Carmelo Mazzù, a 6 anni e 4 mesi di reclusione, prima aveva avuto 10 anni. Leggera modifica per Santo Alesci, a 7 anni e 4 mesi di reclusione, aveva avuto 7 anni e 8 mesi, per i fatti collegati all’attentato alla sede del Centro di distribuzione alimentare di proprietà dell’imprenditore Immacolato Bonina. Parti civili sono Francesco Scilipoti e i comuni di Barcellona e Mazzarrà Sant’Andrea.