Il Tribunale di Roma riconosce il diritto di una docente di Capo d’Orlando al trasferimento definitivo nella provincia messinese e all’assegnazione temporanea triennale per errori nella mobilità 2017/18. L’ordinanza emessa dal Tribunale è di particolare interesse perché sancisce il riconoscimento del diritto della ricorrente, madre di una bambina di tre anni, all’assegnazione temporanea triennale in una sede scolastica vicina al luogo di residenza della famiglia e della figlioletta. Il Tribunale di Roma, Sezione Lavoro, su ricorso cautelare, presentato dall’avvocato Massimiliano Fabio, del foro di Patti, ha accertato il diritto di una docente orlandina ad ottenere l’assegnazione temporanea ed il trasferimento definitivo, in provincia di Messina, per la rilevata sussistenza di errori nelle procedure di mobilità relative all’anno scolastico 2017/18.
La ricorrente era stata assunta nell’anno scolastico 2015/2016 ed era stata sottoposta a mobilità obbligatoria l’anno successivo, in fase C, con trasferimento nella regione Lazio. La docente nell’anno scolastico 2017/2018 si era nuovamente sottoposta a mobilità interprovinciale, senza però ottenere il trasferimento richiesto. Grazie all’aiuto del proprio legale, però, l’insegnante è riuscita a dimostrare le illogicità e i vizi posti in essere dal Miur, dovuti ad un’errata applicazione del disposto di cui all’art. 8, commi 6, 7, 8 e 9 del Contratto collettivo nazionale 2017.
In particolare, la docente, ha dimostrato l’esistenza di numerosi errori nelle procedure di trasferimento e che varie sedi disponibili nell’organico di diritto provinciale per l’anno scolastico 2017/18 non erano state destinate a mobilità, ma erano rimaste vacanti al termine delle procedure, sebbene espressamente richieste dalla stessa nella domanda presentata.
Il Tribunale di Roma ha quindi censurato il mancato riconoscimento da parte del ministero del diritto all’assegnazione temporanea, che spetta a tutti i genitori dipendenti di amministrazioni pubbliche con figli fino a tre anni di età, ed ha accolto integralmente il ricorso dell’avvocato Fabio, disponendo il trasferimento definitivo della ricorrente in una scuola della provincia di Messina, nell’Ambito 0016, o più vicina, nel rispetto del punteggio dovuto e per ricongiungimento familiare, con diritto anche all’assegnazione temporanea triennale. «L’ordinanza – afferma l’avvocato Massimiliano Fabio – contiene un elemento significativo e per certi versi innovativo, vale a dire il riconoscimento del diritto della docente, madre di una bambina di tre anni, all’assegnazione temporanea triennale in una sede scolastica vicina al luogo di residenza della famiglia e della figlioletta, applicando in maniera estensiva una norma, non prevista nella contrattazione collettiva, ma spettante a tutti i genitori dipendenti di amministrazioni pubbliche con figli fino a tre anni di età».
«Il caso di specie – dichiara Maria Luisa Altomonte, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia- rientra in una casistica sporadica. Sono favorevole a tutti i provvedimenti che favoriscano le donne e le mamme lavoratrici, affinché vi siano delle norme applicative, che si inseriscano nel sistema di assegnazioni provvisorie, già molto complesso. Mi ripropongo di chiedere al ministero come dovremo muoverci, alla luce di queste nuove statuizioni»