Un’ottava edizione davvero straordinaria quella appena conclusasi a Tortorici sabato scorso, in una grande serata di festa di mezz’estate che ha preso il via con gli eccezionali ed emozionanti rintocchi della campana di San Sebastiano, azionata a mano da alcuni componenti dell’associazione “I Nudi”.
Dopo la Santa Messa in onore del Patrono San Sebastiano Martire, celebrata da padre Simone Campana in una chiesa madre davvero gremita, il simulacro del Santo è rimasto esposto all’altare per tutta la serata, per la gioia anche dei tantissimi devoti e fedeli emigrati.
Al termine dei riti religiosi, all’imbrunire, le antiche chiese, i musei, le principali piazze e i vicoli del borgo storico sono stati letteralmente presi d’assalto da un pubblico di tutte le età che nel corso del festival è stato conquistato dai mercatini di artigianato, dalle specialità gastronomiche, dai lavori artistici e dalle numerose performance di arte e teatro di strada, tra artisti circensi, acrobati, cuntastorie e musicisti.
“Nte vaneddi i Turturici… è Arte!” anche quest’anno è riuscita a stravolgere un intero paese e trasformare il suo centro storico in un palcoscenico a cielo aperto, facendo riscoprire quei vicoli che custodiscono storia e ricordi e portando una ventata di arte, di divertimento e festa nel centro nebroideo.
“Bilancio decisamente positivo – commenta Yuri Paterniti Martello, responsabile della manifestazione. Un successo che parte dal basso e che, grazie alla tenacia e al lavoro dei volontari dell’associazione “Giovani Oricensi”, supportati da diversi commercianti locali, ha fatto segnare un nuovo record di partecipazione. E’ una manifestazione che rappresenta un modello di sviluppo per il paese ed è la prova di quanto oggi sia estremamente fondamentale tanto per il pubblico quanto per il privato investire sull’arte e la cultura, puntando su quegli eventi che nel corso delle varie stagioni siano capaci di produrre effetti positivi sul territorio sia in termini economici che sociali”.