Diciannove associazioni barcellonesi hanno scritto ai vertici delle Figlie di Maria Ausiliatrice per chiedere di fermare il trasferimento di Suor Marilena Mercurio dalla comunità barcellonese, disposto nel termine del 31 agosto. Nella lettera rivolta a Suo Maria Pisciotta, del consiglio ispettoriale regionale, le associazioni cittadine, pur consapevoli del fatto che i trasferimenti di parroci e suore fanno parte della vita ecclesiastica, manifestano la loro tristezza. Suor Marilena infatti rappresenta una figura di riferimento essenziale per la vita socio culturale della città di Barcellona Pozzo di Gotto. La sua carica umana, la sua intelligente e la capacità di rapportarsi col territorio, hanno permesso a Suo Marinela, coadiuvata egregiamente dalle sue consorelle, di far rinascere l’istituto, trasformandolo in casa di tutti. Tantissime le iniziative intraprese: dalla comunità alloggio al centro diurno, al centro di ascolto per donne e al recupero scolastico di bambini e adolescenti svantaggiati. Nel tempo poi sono state avviate attività di collaborazione con il Tribunale per la messa in prova UEPE di Messina e UESP di Patti e anche l’attivazione di tirocini formativi per il dipartimento di Psicologia, Scienze Sociali e Scienze della Formazione. Molto è stato fatto anche per l’accoglienza degli immigrati e nell’attività di oratorio. Insieme a suor Marilena, le figlie di Maria Ausiliatrice sono state promotrici di una trasformazione del tessuto sociale della città in termini di accoglienza e dignità della persona e non può essere dimenticato – ricordano ancora le associazioni – il fondamentale presidio di legalità con prese di posizione chiare e irremovibili. Suor Marilena – concludono le 19 associazioni scriventi – rappresenta per la nostra città ossigeno puro e temiamo che il suo trasferimento possa interrompere o terminare un percorso significativo.