Dopo il vertice che si è tenuto ieri in Regione per fare il punto della situazione sullo stato di solidità delle strade di tutta l’Isola, è possibile fare un primo sommario bilancio sulle condizioni della rete viaria messinese.
A partire dalla rete autostradale. Nel breve dossier presentato ieri dal CAS all’incontro promosso dal Governatore Musumeci, segnalati ben 15 siti, tra viadotti e cavalcavia, sui quali bisogna intervenire subito. A questi si devono aggiungere anche 80 sovrapassi.
Incriminati sulla A/20 Palermo- Messina il viadotto di Pistavecchia, poco prima di Buonfornello, quello di Montagnareale, di Torrefortunato e Mongiove, nel territorio di Patti e i cavalcavia n. 5, 12 e 13 nel barcellonese. Inoltre, sulla tangenziale di Messina, 3 dei 7 viadotti presenti necessitano di un approfondimento straordinario, per verificarne lo stato apparso ad un primo esame non confortante, mentre il viadotto Tarantonio, a Messina, sarebbe in pessime condizioni, secondo la segnalazione di un cittadino.
Sulla A/18 a destare preoccupazione sono il Viadotto Bucalo, a Santa Teresa di Riva e il cavalcavia di Giarre, dove soltanto tre giorni fa si sono staccati alcuni calcinacci, creando il panico tra gli automobilisti.
Salvatore Minaldi, direttore generale di CAS, ha specificato che non si tratta di situazioni di estremo pericolo, ma che necessitano di riparazione, essendo danni che intaccano parti superficiali e che alterano il calcestruzzo. Intanto, a breve, partiranno i lavori per rinnovare la pavimentazione su entrambe le autostrade.
Per avere, invece, un quadro approfondito sulle condizioni di staticità delle nostre autostrade, occorre attendere l’esito della ricognizione straordinaria che le squadre di verifica si apprestano ad effettuare, che affronterà in primis l’esame delle opere costruite a cavallo tra gli anni 60 e 70 e situate sulle tratte più vicine al mare e quindi sottoposte a maggior logoramento.
Altro elenco di situazioni a rischio, quello consegnato al tavolo tecnico dal Sindaco della Città Metropolitana di Messina, Cateno De Luca. Su 3 mila km di strade e 150 tra ponti e viadotti, sono 8, quelli che richiedono indagini geognostiche urgenti: il viadotto di Sinagra centro; il Ponte Gurnazzo e il Ponte Nuovo sulla SP 115; ponte San Cono sulla Tripi; Pezzolo sulla 35; Roccafiorita – attraversamento del Mela SP 15. Citato anche il Ponte Tre archi sulla SP 155, la Zappulla-Nebrodi, nell’elenco, che però, al momento è chiuso al transito. De Luca, ha inoltre annunciato di aver chiesto al Consorzio Autostrade Siciliane la verifica di alcuni viadotti autostradali che attraversano centri abitati e che da tempo danno segnali di disfacimento, con caduta di calcinacci.
L’Anas si è proposta ad effettuare le indagini su tutti i ponti e viadotti siciliani. Le risultanze saranno consegnate, entro 60 giorni per le situazioni meno complesse e 120 giorni per quelle più complesse.