Solo la classica proroga dell’ultimo giorno potrà salvare la regolare apertura delle scuole superiori del messinese. E’ questa l’impressione che si ha seguendo l’evolversi di incontri e prese di posizione dopo l’ordinanza del sindaco della città metropolitana, Cateno De Luca sui plessi della provincia per i quali è richiesta tutta la documentazione antisismica, di impianti elettrici e della altre norme sull’agibilità.
Una documentazione che, tranne in 5 casi, manca per tutti gli istituti del messinese. Una vergogna che viene da lontano ma che adesso esplode in tutta la sua gravità visto che l’ordinanza di De Luca ha messo a nudo l’intero sistema.
Dopo l’incontro a Palermo, concluso con il solito “tavolo di concertazione” destinato a produrre chiacchiere, ieri i tecnici della Città Metropolitana hanno incontrato il Prefetto di Messina e domani mattina alle 9:30 si svolgerà una riunione in Prefettura per scongiurare lo slittamento dell’inizio delle lezioni rispetto alla data prefissata del 12 settembre 2018. Una eventualità che provocherebbe il caos, visto che la Regione ha annunciato il raggiungimento delle 200 giornate per le scuole siciliane. In pratica, uno slittamento dell’inizio provocherebbe anche quello della chiusura con il rischio di concludere ad esami di maturità in corso.
Per questo, presidi e studenti sono già sul piede di guerra.
“Se non ci daranno le agibilità il 12- dice un dirigente scolastico- inizieremo in spiaggia e vedremo che succede”
“Abbiamo chiesto agli enti preposti di trasmetterci il calendario delle attività ricognitive dei 165 plessi scolastici di competenza della città metropolitana e del comune di Messina, replica De Luca- abbiamo convocato tutti i sindaci, i dirigenti scolastici ed il responsabile del provveditorato degli studi di Messina per una riunione operativa lunedì 3 settembre alle 12 a Palazzo dei Leoni ed ho già ribadito a tutte le autorità che non revocherò la mia ordinanza di chiusura delle scuole fino a quando non avremo le risultanze della vulnerabilità sismica di tutti i nostri plessi scolastici e l’ approvazione dello slittamento del termine riguardante le sanzioni previste dalle norme antincendio e quelle antisismiche”. Lo slittamento lo prevede già il Decreto “mille proroghe” che il Governo ha in calendario. Il problema è che quel decreto non verrà approvato prima del 25 settembre prossimo.