Una decisione forte destinata ad accendere un dibattito. Che comunque suscita clamore. La Regione Siciliana si costituirà parte civile contro la Raffineria di Milazzo. E’ quanto ha stabilito il governo regionale guidato dal Presidente Nello Musumeci in previsione dell’udienza preliminare in programma il prossimo 12 ottobre davanti al Gup Salvatore Pugliese del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Il Pubblico Ministero che ha chiesto il rinvio a giudizio del direttore generale dell’azienda ha individuato la Regione quale parte offesa. I reati ipotizzata dalla Procura diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti sono: gettito pericoloso di cose e disastro colposo, in relazione alle emissioni di gas, vapori e fumo. L’inchiesta è nata dopo le denunce di numerose associazioni ambientaliste e di alcuni comuni del comprensorio per l’eccezionale diffusione di patologie dell’apparato respiratore e tumorali, con sensibile incremento anche del tasso di mortalità. Secondo il Governatore Musumeci, c’è l’esigenza di tutelare la salute dei cittadini, ma anche il diritto di conoscere la verità dei fatti. La decisione di costituirsi parte civile nasce dalla volontà di difendere la salubrità dell’ambiente, la salute e l’incolumità della popolazione residente. Già nel corso delle dichiarazioni programmatiche in aula all’Ars lo scorso 9 gennaio, Musumeci aveva anticipato la linea del suo governo. Nessuna condotta remissiva nei confronti dei petrolieri e nessun pregiudizio. Ma, prima del giusto profitto aziendale, viene il diritto alla salute dei cittadini, aveva sottolineato il Governatore, annunciando di chiamare a raccolta tutti i sindaci.