E’ ancora nell’aria l’eco delle polemiche e degli allarmi lanciati durante la scorsa stagione balneare, sullo stato di salute delle acque del nostro mare e degli alterchi mediatici tra i sindaci dei comuni costieri su responsabilità e interventi concreti da mettere in atto.
E’ indubbio, al di là delle singole responsabilità, che il nostro tratto di mare è stato interessato da evidenti criticità e da un certo grado di inquinamento, che prevalentemente deriva dallo scarico di acque reflue in mare in presenza di depuratori che non funzionano al massimo delle potenzialità. Problema che puntualmente salta fuori durante la bella stagione, da diversi anni ormai. Preservare la salute dei cittadini e mantenere integra la più grande risorsa economica di questi territori, il mare, rappresenta, però, un imperativo, al quale è il momento di rispondere fattivamente. A mettere tutti d’accordo potrebbe essere la proposta che arriva da Legambiente Nebrodi, rivolta a tutti i Comuni della fascia costiera nebroidea, di istituire un “Osservatorio sullo stato degli impianti di depurazione e sulla qualità delle acque di balneazione”. Il modello proposto è quello dell’impianto consortile ECO3 dei comuni di Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Brolo. L’osservatorio, di fatto, sarà una piattaforma, visibile su sito internet, dove ciascun comune ogni mattina pubblicherà le informazioni relative al funzionamento dei singoli depuratori ed i valori in uscita delle acque trattate prima che esse raggiungano il mare. Un’iniziativa che ha come marchio la “trasparenza.