I giudici della prima sezione del Tar di Catania hanno stoppato la determina di aggiudicazione e la prosecuzione dei lavori sull’appalto per il recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico del borgo di Floresta.
L’importo della gara è di oltre 643 mila euro. Il Tar ha intimato al comune di avviare il procedimento di verifica relativo all’offerta anomala presentata dalla ditta aggiudicataria. Il contraddittorio è stato avviato dall’impresa “Cosmak srl”, rappresentata dall’avvocato Natale Bonfiglio; ha presentato ricorso contro il comune di Floresta, rappresentato dall’avvocato Giovanni Domenico Cicala e la centrale di committenza Asmel Consortile e poi nei confronti delle ditte riunite in associazione temporanea di imprese: la “N.G.A. Costruzioni srl” e la “San Domenico srl”, rappresentate dagli avvocati Giovanni e Giuseppe Immordino. L’avvocato Bonfiglio ha chiesto l’annullamento del verbale di gara ed il risarcimento del danno, in modo da annullare il contratto, da far subentrare nei lavori – eseguiti per circa il 35% al 30 luglio scorso, la ditta “Cosmak”, classificatasi al secondo posto. Nel ricorso è stato evidenziato come la ditta aggiudicataria abbia prospettato un costo di manodopera troppo basso – 66 mila euro, rispetto a quello indicato nel progetto esecutivo che era di 203 mila euro. Nel corso dell’udienza però il prezzo è stato giustificato con l’utilizzo di alcuni mezzi che avrebbero ridotto i tempi di lavorazione. I giudici hanno principalmente contestato che il comune di Floresta non ha concluso il procedimento di valutazione dell’offerta anomala. In sentenza il Tar, annullando il verbale di gara ed il contratto ed in attesa che il comune avvii e concluda il procedimento di verifica dell’offerta anomala, non si sono pronunciati ancora sul risarcimento del danno.