Si fa sempre più teso il clima politico brolese. È infatti duro l’affondo dei consiglieri del gruppo di minoranza “Per Brolo” contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Irene Ricciardello, che a loro dire passerà alla storia per i dissesti e le tasse.
“La maggioranza – attacca in una nota il sodalizio di opposizione – continua ad annaspare tra un dissesto che va ed uno che viene, un bilancio riequilibrato ed uno squilibrato. Insomma, i dissesti (come dice una certa pubblicità) ….non finiscono mai, le tasse aumentano ed ancora i conti non tornano. Nella seduta consiliare del 16 marzo 2018 – spiega poi il gruppo “Per Brolo” – avevamo messo in guardia la maggioranza dal votare il bilancio riequilibrato presentato all’esame del civico consesso. Ma l’appello è rimasto inascoltato. Ed oggi, per non rischiare di andare a casa anzitempo, il sindaco di Brolo, oltrepassando le proprie prerogative istituzionali ed arrogandosi compiti che spettano al consiglio comunale (unico organo che ha il potere di deliberare in materia di bilancio) ha chiesto al Ministero l’applicazione dell’articolo 259 comma 1 ter del Testo unico degli enti locali, che prevede espressamente tagli ai servizi comunali. E quali sono le conseguenze? Costi sempre maggiori, servizi sempre più ridotti. Anzi, al danno si aggiunge la beffa – incalzano ancora i consiglieri del gruppo “Per Brolo” – perché sindaco e giunta hanno deliberato una spesa di oltre diecimila euro, per una consulenza esterna affinché si individui, tra l’altro, come aumentare i costi per i cittadini e ridurre i servizi. In sostanza – aggiungono – la soluzione proposta dal sindaco al Ministero, prevede un drastico ridimensionamento dei servizi offerti dall’Ente. Un taglio di almeno il 20% che si tramuta in maggiori costi per quei brolesi che non possono fare a meno, ad esempio, della mensa, dell’asilo nido, dei servizi sociali, del trasporto alunni e così via. L’ennesima scelta politica irresponsabile finalizzata solo a salvare la poltrona del sindaco e della giunta. Gli errori e le approssimazioni della maggioranza – conclude infine il gruppo politico – li pagano, come da quattro anni a questa parte, i cittadini di Brolo!!!!”
Non si è fatta attendere la replica del sindaco Irene Ricciardello alle accuse. “Si fa presente che la richiesta fatta al Ministero da questa amministrazione – spiega il primo cittadino – tende semplicemente ad avere l’autorizzazione a predisporre gli schemi di bilancio riequilibrati ai sensi dell’art. 259 comma 1 ter del TUEL. Il Ministero ha dato il relativo consenso quindi questo Ente sta predisponendo i bilanci riequilibrati dal 2014 in poi fino all’anno in cui si raggiungerà l’equilibrio e comunque entro 5 anni dal 2014. Tale soluzione è consentita perché abbiamo avuto l’autorizzazione ministeriale tenuto conto che l’Ente ha riorganizzato i servizi comunali. È necessario che i cittadini sappiano inoltre che – aggiunge poi – si tratta di bilanci già chiusi e quindi a consuntivo, pertanto ovviamente non potrà essere aumentata nessuna tassa per gli anni decorsi, né comunque è assolutamente intenzione di questa amministrazione aumentarle per il futuro. E stiano assolutamente tranquilli i cittadini che i servizi (come mensa, asilo nido, trasporto urbano, servizi sociali ) continueranno ad essere garantiti ed erogati così come sono stati assicurati fino ad ora. Per quanto riguarda i tributi comunali – chiarisce inoltre il sindaco – vogliamo ricordare agli sbadati e distratti consiglieri di minoranza che quando ci siamo insediati abbiamo trovato il canone idrico a 176 euro e lo abbiamo portato a 104, e la tariffa della tari (a fronte dell’introduzione della raccolta porta a porta e di un servizio molto più civile ed efficiente) l’abbiamo gradualmente ridotta, anno dopo anno, fino a farla diventare fra le più basse della provincia. In riferimento invece all’affidamento da circa 9 mila euro per un’attività di supporto esterno per la revisione della contabilità dell’ente – continua Ricciardello – forse i consiglieri di minoranza si sono dimenticati che il Comune da oltre un anno e mezzo è privo di titolare dell’area economico finanziaria, con un risparmio pertanto per le casse comunali di circa 70 mila euro. Ciò comunque ha obbligato l’ente, in assenza di personale interno specializzato, a conferire affidamento di servizio all’esterno, tramite MEPA, per il riordino della contabilità per la relativa predisposizione dei bilanci riequilibrati. Crediamo in questa maniera di avere agito nell’esclusivo interesse dell’ente e dei nostri concittadini. O forse, ci sorge il dubbio – conclude infine – che l’auspicio dei consiglieri di minoranza era quello che questa amministrazione rimanesse impantanata nell’approvazione dei bilanci dell’Ente? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!”