Sono più di duecento le richieste di costituzione di parte civile avanzate nell’ambito dei procedimenti davanti al gup del tribunale di Barcellona Salvatore Pugliese che vedono imputati gli ex-direttori generali della Raffineria di Milazzo e la stessa società, accusata di disastro colposo e getto pericoloso di cose.
L’industria dovrà rispondere anche di illecito amministrativo. Le richieste di costituzione di parte civile sono state avanzate da Comuni, cittadini e associazioni ambientaliste, tutti soggetti che si ritengono danneggiati dalle emissioni della Raffineria di Milazzo.
Il numero più significativo di costituzioni, con più di ottanta parti civili fra i due processi, è stato presentato dallo Studio Legale degli Avvocati Antonio Giardina e Paolo Giovanni Rotelli, esperti in Diritto dell’Ambiente, che si dicono “fiduciosi per la prossima udienza in cui il GUP deciderà sulla ammissione delle costituzioni di parte civile e sul rinvio a giudizio. Stiamo già lavorando alle costituzioni di parte civile per la prossima udienza preliminare del febbraio 2019 per l’incendio del serbatoio della stessa Raffineria di Milazzo avvenuto nel settembre 2014 e per la relativa propagazione nel territorio dei fumi di combustione”.
Nonostante le dichiarazioni del presidente Musumeci non si sono costituiti in giudizio né la Regione Siciliana né i ministeri dell’ambiente e della salute.
Il giudice deciderà sulle costituzioni di parte civile nella prossima udienza, fissata per il 18 gennaio 2019.