Ha un volto l’autore dell’incendio che mandò in fumo il ristorante “La Pineta” bruciato da un attentato la notte tra il 21 ed il 22 maggio.
A portare all’arresto di Vincenzo Albino, 42 anni, di Brolo, sono stati i Carabinieri di Patti che hanno stretto il cerchio sull’uomo, finito al carcere di Barcellona per incendio aggravato, atti persecutori e violenza privata. Di sola violenza privata, invece, rispondono anche due complici di Albino (uno di Brolo ed uno di Piraino) che sono stati denunciati a piede libero.
L’inchiesta fu avviata proprio il 22 maggio scorso, quando il locale fu completamente bruciato con danni per circa 100 mila euro, non coperti da assicurazione. Gli immediati accertamenti eseguiti dai Carabinieri di Patti fecero emergere sin da subito la natura dolosa dell’evento.
Sulla base delle prime testimonianze acquisite le investigazioni furono orientate su Albino, che qualche settimana prima dell’incendio, insieme ad un complice, aveva avvicinato il figlio del titolare del ristorante ed un suo amico accusandoli di avere dato alle fiamme una baracca in lamiera di un amico di Albino, sita nelle vicine campagne.
In quella circostanza Albino minacciò pesantemente i due giovani, che negarono di essere responsabili dell’evento e la situazione sembrò finire lì.
Il mese dopo l’incendio devastante del locale che provocò anche il ferimento del figlio del titolare mentre provava a spegnere il rogo col padre. L’episodio scosse molto Piraino che si mobilitò per aiutare i due imprenditori.
Albino, dapprima si recò dal sindaco chiedendogli di non impicciarsi della faccenda e bloccare la raccolta fondi per il ristoratore.
Poi, insieme ad un amico si recò presso una coppia di Piraino invitandola a non contribuire alla sottoscrizione per non far riaprire il ristorante.
La guerra di nervi verso il ristoratore è proseguita anche durante l’estate quando Albino ha deciso di stazionare spesso davanti al locale aperto in spiaggia dal ristoratore per intimorirlo.
Grazie alla collaborazione di numerosi cittadini pirainesi, però, i Carabinieri hanno chiuso il cerchio e stamattina, su disposizione del gip Eugenio ALiquò, sono scattate le manette per il 42enne.