venerdì, Novembre 22, 2024

Capo d’Orlando, il weekend della vergogna

Una domenica “bestiale” quella di ieri per molte aree di Capo d’Orlando, dove i contenitori per l’indifferenziata sono rimasti accatastati davanti ai portoni di ingresso dopo il mancato ritiro dei rifiuti da parte dell’impresa che si occupa del servizio.
A provocare il grosso disagio, sabato mattina, l’ennesima agitazione non annunciata degli operai che reclamavano garanzie sul pagamento dello stipendio e che quindi hanno deciso di convocarsi in assemblea presso il centro comunale di raccolta a Pissi.
Sia chiaro, legittimo che chi lavora percepisca il salario, meno che l’azienda non sia in grado di risolvere il problema scaricando le responsabilità sui mancati trasferimenti da parte del comune. Nel contratto, infatti, è previsto che la società anticipi le mensilità. Se poi, come avviene, il comune tarda sensibilmente i trasferimenti, la stessa impresa può procedere alla rescissione del contratto senza pagare penali, e rinunciare a svolgere il servizio.
Di sicuro rappresenta una grossa anomalia che nel fine settimana, proprio nel giorno in cui bisogna prelevare l’indifferenziato (raccolta prevista una volta a settimana) si proceda ad assemblee ed incontri improvvisati.
Oltretutto il giorno successivo alla votazione, da parte del Consiglio Comunale del piano di recupero da un milione e 200.000 euro e che finiranno nelle bollette che gli orlandini dovranno pagare nei prossimi 4 anni.
Una assemblea che sabato si è protratta sino alle 9,15, cioè quando si è chiarito che proprio il giorno prima era stato effettuato un versamento delle somme arretrate.
Poi gli operai si sono messi al lavoro effettuando un parziale giro di raccolta (sino al termine dell’orario stabilito).
Ma ci si chiede, su che criterio? Chi ha deciso le strade in cui espletare il servizio? Perché ampie zone del centro non sono state sgomberate dai rifiuti nonostante fosse il fine settimana? Perché non ci sono state comunicazioni all’utenza?
E soprattutto, perché l’amministrazione non convoca la società per chiedere se è in grado svolgere la regolare raccolta?

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