Prorogata di altri 3 mesi l’attività d’indagine alla commissione prefettizia che dallo scorso 8 agosto è al lavoro per accertare eventuali forme d’infiltrazioni o condizionamenti mafiosi sui quali fondare la proposta di scioglimento del Comune di Mistretta.
La notizia del prolungamento dell’attività d’indagine era nell’aria, ma è diventata ufficiale solamente adesso con l’adozione del provvedimento tramite il quale, a giorni, ai consiglieri, al sindaco, agli assessori e al segretario comunale verrà notificata l’espansione dei tempi d’indagine, fino ad un massimo di tre mesi.
Entro e non oltre 10 febbraio 2019, dunque, la commissione dovrà redigere una relazione diretta al Prefetto che, a sua volta, stenderà un rapporto che, entro 45 giorni, dovrà inviare al ministro dell’interno, affinché valuti l’opportunità di giungere ad uno scioglimento.
Alla relazione prefettizia, nel caso di riscontro di elementi che integrino gli estremi dello scioglimento, seguirà l’emanazione, da parte del presidente della repubblica, del decreto che dispone lo scioglimento del comune.
Il decreto stesso viene trasmesso contestualmente alla sua emissione alle Camere e conserva i suoi effetti «per un periodo da dodici a diciotto mesi prorogabili fino ad un massimo di ventiquattro mesi in casi eccezionali» nel quale vengono nominati tre commissari straordinari, cui vengono conferiti i poteri di sindaco, giunta e consiglio, per assicurare il buon andamento dell’amministrazione e il regolare funzionamento dei servizi ad essa affidati.