C’é anche il torrenovese Alessandro Maio tra i trenta artisti che espongono alla VI mostra collettiva ” Indagine Neocostruttivista” a cura di Alisia Viola, nei locali della storica libreria Bocca, presso la galleria Vittorio Emanuele a Milano, dal 10 al 30 gennaio 2019. Il movimento artistico “Nuovo Costruttivismo”, teorizzato da Orazio Bacci e Sergio D’Angelo, riassume la sua essenza nel manifesto ufficiale apparso per la prima volta a Milano nel 1998, dove si legge: ” L’arte è al punto del non ritorno… Viviamo tempi difficili, la massa si riflette nell’oro… Arte come progetto di vita”. Il movimento ha prodotto 5 mostre tra il 2002 e il 2007 tenute a Milano negli spazi della storica Libreria Bocca di Giacomo Lodetti. Nato a S. Marco d’Alunzio nel 1966, Maio vive e lavora a Torrenova. Ha frequentato l’ateliér del maestro John Picking da cui apprende oltre che la tecnica della pittura ad olio anche quella dell’incisione. Inizia come pittore figurativo per passare poi ad una pittura astratta con inserimento di velature geometriche. Vittorio Sgarbi lo ha definito “neo-vorticista” riconoscendo l’originalità del suo stile. Nel 2014 partecipa alla triennale di arte visiva a Roma presso la Sapienza, curata da Daniele Radini Tedeschi e inaugurata da Achille Bonito Oliva, nella sezione della “Tiltestetica”. Nel Novembre dello stesso anno aderisce al movimento “dell’estetica paradisiaca” dello stesso Tedeschi esponendo l’opera “I fondali di Lampedusa” . Ha esposto in diverse collettive ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti dalla critica. Recentemente ha partecipato alla biennale della Calabria Citra a cura di Giorgio Di Genova ed Enzo Le Pera, presso il Museo Comunale di Praia a Mare ed è stato premiato con menzione di merito, al premio “Pittura e Poesia Montepagano” Roseto Degli Abruzzi. L’artista torrenovese sarà inserito nell’Atlante dell’Arte Contemporanea edito dalla De Agostini con la mappa dei migliori artisti operanti in Italia dal 1950 al 2019. Il volume verrà presentato il prossimo 15 Febbraio 2019 nell’aula magna dell’Università “La Sapienza” di Roma, dai coordinatori scientifici Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice.