“La vera integrazione non è mai solo sui libri, ma
è concreta, proprio mediante lo scambio delle famiglie, dei docenti, di ragazzi che si conoscono, che poi mantengono le amicizie”.
Le parole della dirigente dell’istituto comprensivo “Lombardo Radice” di Patti, professoressa Grazia Gullotti Scalisi sintetizzano l’esperienza vissuta da parecchi ragazzi e da alcuni docenti della scuola media “Bellini” e di quella di Montagnareale, che hanno ospitato 26 studenti ed 11 insegnanti provenienti da Croazia, Spagna, Germania, Austria e Francia, nell’ambito del progetto “Erasmus plus”, partenariati strategici tra scuole, dal titolo “Beecome”, l’acronimo di “bees in Europe: an example of challenges over men and environment”. Il
progetto, coordinato dalla scuola Francese “Notre Dame ” di Marvejols, ha avuto e continuerà ad avere come tematica principale l’importanza delle api e il loro rapporto con l’ambiente. Le api sono, infatti, fortemente a rischio per via dei cambiamenti climatici e per l’enorme impatto dell’uomo sull’ambiente. La priorità del progetto – che si protrarrà fino al 2020 e che “vivrà” le prossime tappe dal 10 al 15 marzo in Spagna e a maggio in Francia (le successive sono programmate per il prossimo anno scolastico) – è quella di far conoscere ai ragazzi il ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Il progetto, comunque, ha anche altre finalità: “Rendere consapevoli i ragazzi – sottolinea la professoressa di lingua francese della “Bellini”, Rosetta Di Nardo, coordinatrice dello stesso, – di essere cittadini europei, mettersi insieme per sviluppare conoscenze e creare anche buone, nuove pratiche e diffonderle”.
La permanenza degli ospiti stranieri a Patti è stata caratterizzata dall’accoglienza, dalla condivisione (un ruolo fondamentale hanno svolto le famiglie che hanno ospitato i ragazzi), dallo studio, dalla socializzazione, dallo scambio di esperienze, dal divertimento, dalla conoscenza del territorio e delle sue bellezze naturali, storiche,
culturali, architettoniche, dalla degustazione di prodotti tipici locali, dall’osservazione diretta all’interno di alcune aziende di apicoltura presenti sul territorio. “Inizialmente – aggiunge la professoressa Di Nardo – c’era un giustificato clima quasi di diffidenza; poi, man mano che si è approfondita la conoscenza, siamo diventati un tutt’uno, un
mélange di lingue, uno scambio continuo di esperienze, culminato poi nella bellissima festa, tenutasi nei locali della “Bellini”, dove, con il coinvolgimento dei genitori, tutte le barriere sono cadute, in nome della genuina condivisione ed anche del divertimento”. Da Tindari al
Parco dei Nebrodi a Galati Mamertino, da Castelbuono, a Montagnareale, i giovani ospiti ed i loro insegnanti hanno
avuto tantissimo da vedere e da apprezzare, manifestando apertamente il proprio compiacimento. “A tal proposito, – evidenzia la docente di lingua inglese della “Bellini”, Maria Antonietta Colloca, – un plauso va anche alle amministrazioni di Patti, Montagnareale e Galati
Mamertino, rispettivamente Mauro Aquino, Rosario Sidoti ed Antonino Baglio, che hanno sostenuto l’evento, individuandolo quale volano di promozione del territorio, con le sue stupende peculiarità. Un plauso anche ad una cinquantina di alunni della “Bellini” che, coordinati
dall’insegnante di Educazione Musicale, professoressa Milena Leprino, hanno eseguito, durante l’incontro di presentazione, i sei inni nazionali dei paesi partner, dando un “tocco in più” di unità e condivisione. E un plauso alle famiglie che hanno ospitato i ragazzi stranieri, a cui si sono particolarmente legati, come del resto i nostri ragazzi, come testimoniato dalle lacrime versate al momento del distacco”. Il progetto ha coinvolto anche la professoressa di Inglese Franca Giovenco, i professori Antonino Coletta, Giuseppe Pizzardi ed Alessandro Greco. E’ stato, comunque, un bel lavoro sinergico, preparato al meglio e realizzato con la collaborazione di tutti.