Sono circa una ventina i dipendenti comunali di Piraino che sono stati costretti a rivolgersi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Patti, chiedendo il riconoscimento dei premi relativi all’istituto della perfomance individuale e organizzativa per l’anno 2015.
Lo ha evidenziato il gruppo “Piraino Giovane Solidale”, ricordando come l’argomento sia stato già sollevato dal gruppo in sede di assestamento di bilancio nella seduta consiliare del 27 novembre 2018, allorquando “evidenziammo la necessità di stanziare le somme – circa 15 mila euro – necessarie a gratificare il lavoro e l’impegno profuso dai dipendenti comunali impegnati nei progetti produttività individuati dal nostro Comune. Non sono serviti i nostri rilievi, l’encomio conferito ai dipendenti con la delibera di giunta municipale 220 del 03 dicembre 2015 e neppure la nota del segretario comunale, con la quale si invitava a procedere alla liquidazione, a convincere l’Amministrazione Ruggeri a riconoscere ai dipendenti comunali impegnati nei progetti il sacrosanto diritto a percepire il relativo premio produttività. Ma oltre il danno adesso arriva anche la beffa!!” L’esecutivo, con delibera di giunta municipale 10 del 16 gennaio scorso, ha autorizzato il sindaco a resistere nel giudizio promosso dai dipendenti comunali, assegnando 3.995,07 euro “circa 1/3 della somma dovuta ai dipendenti!” per nominare un legale per la difesa dell’Ente. “E’ una scelta certamente scellerata, non condivisivile, che mortifica la “fattività” di quanti hanno contribuito con impegno a migliorare l’efficienza, l’efficacia e la qualità dei servizi comunali, che appensantisce i pirainesi e il nostro bilancio comunale di spese “inutili”, decisa in maniera dispotica da chi, evidentemente, ha concluso “Piraino Giovane e Solidale” riconosce maggiore importanza a qualche “festicciola paesana ” piuttosto che al lavoro ed al benessere della nostra comunità.”
Il sindaco Maurizio Ruggeri ha replicato che questa vicenda si trascina dal 2015 e che in ogni caso il comune vuole procedere ai pagamenti; nel corso della prima udienza in tribunale riferirà al giudice che il comune ha tutte le buone intenzioni per pagare. Chiederà alcuni giorni di tempo, per prospettare una transazione ai dipendenti e chiudere il caso.