Si è aperto ieri, davanti al collegio del tribunale di Patti, (presidente Scavuzzo, a latere Torre e Vona) il processo scaturito dall’operazione Concussio, scattata lo scorso 20 aprile, sul pizzo per i lavori di restauro alla Fiumara d’arte. Ovviamente la prima udienza è stata tutta incentrata nell’incardinare il procedimento ed alla costituzione delle parti.
I giudici, infatti, hanno ammesso la costituzione di parte civile del centro studi “Pio La Torre” di Palermo, rappresentato dall’avvocato Nicola Marchese, e la Federazione Antiracket FAI, rappresentata dall’avvocato Mario Ceraolo.
Sempre in via preliminare, è stata respinta la richiesta di abbreviato condizionato presentata dai legali dell’ex consigliere comunale di Mistretta Vincenzo Tamburello, che si trova in carcere dallo scorso aprile, data dell’arresto.
Con Tamburello, risponde di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso anche, Giuseppe Lo Re.
Alla sbarra ci sono inoltre imputati per reati meno gravi Isabella Di Bella, cartomante di Acquedolci, zia di Giuseppe Lo Re, Giuseppe Belvedere, Mario Bonelli, Dimitrina Dimitrova, Florian Florea, Dimona Dimitrova e Anamaria Hristache.
Inoltre, l’avvocato Alvaro Riolo, difensore di Isabella Di Bella, ha prodotto 15 foto con le quali si documenta l’amicizia tra la sua assistita e la coppia di imprenditori brolesi, presunte vittime di estorsione.
Il procedimento prosegue il 26 febbraio