Si sposta a Roma al ministero del lavoro la protesta dei lavoratori Asu della Sicilia. Si spera in un’interlocuzione positiva con il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, perché si proceda alla stabilizzazione, come è avvenuto per i lavoratori contrattisti.
Nel frattempo ieri si è svolta a Palermo, al dipartimento regionale del lavoro, una manifestazione degli Asu della Regione e tra questi una delegazione proveniente dai comuni di Capo d’Orlando e San Marco d’Alunzio. L’esito del confronto non è stato positivo: “Pretendiamo risposte chiare e concrete sul problema dei ritardi nei pagamenti e sull’avvio delle stabilizzazioni, hanno dichiarato Vito Sardo e Mario Mingrino, coordinatori regionali dell’Ale Ugl Sicilia; l’incontro di ieri è stato l’ennesima perdita di tempo. Uno spreco di energie avvilente”. E’ stato evidenziato inoltre che la Regione non ha ancora un sistema di gestione dei pagamenti e che vengono effettuati ancora a mano. “E’ evidente che in tali condizioni pagare 8.000 indennità per tempo, hanno spiegato ancora Sardo e Mingrino, 5.000 degli Asu e 2.800 dei Pip, è materialmente impossibile”. Di seguito lo scoglio delle stabilizzazioni: “La soluzione risiede all’Ars da tempo e ci aspettiamo che i parlamentari ed il governo Musumeci si mettano a lavorare di buona lena. E’ una questione di volontà politica, perchè le risorse ci sono. l’assunzione degli Asu, infatti, avverrebbe a saldi invariati, quindi senza nessun aggravio per il bilancio della Regione”. Concluso il sit in alla Regione, ora la protesta si sposta a Roma, convinti che il governo nazionale debba fare la propria parte.