Il consiglio comunale di Sant’Agata Militello, a maggioranza, ha detto sì al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale da attuare fino al 2038.
Il consiglio si era riunito sabato, ma la seduta era andata deserta e ieri in seconda convocazione sarebbe bastata la presenza di sei consiglieri.
I debiti certificati ammontano ad oltre 6 milioni di euro: di questi quasi 2 milioni sono relativi a bollette elettriche mai pagate e relative a forniture degli anni 2016, 2017 e 2018. Altri 2,6 milioni di euro sono dovuti a sentenze esecutive, di cui oltre 1,7 milioni relativi ad un contenzioso pendente dagli anni Novanta del secolo scorso per la parziale costruzione della Circonvallazione; 820.000 euro sono dovute a spese legali pregresse e 550.000 euro circa si riferiscono a lavori di somma urgenza eseguiti nel 2016, 2017 e 2018.
Il piano spiegherà i suoi effetti fino al 2038; è stato previsto il ricorso al fondo di rotazione ministeriale per 3,7 milioni di euro nonché il blocco dell’indebitamento e l’attivazione di specifiche misure di entrata e riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica.
È stata istituita la tassa di soggiorno, l’introduzione dei diritti sul rilascio dei titoli edilizi, la revisione degli oneri di urbanizzazione, l’esternalizzazione dei parcheggi a pagamento, l’avvio di incisive attività di lotta all’evasione fiscale, la riduzione delle indennità di carica degli amministratori. Differenti le letture del documento da parte di maggioranza ed opposizione.