Il Gup del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha escluso 150 cittadini che avevano richiesto di costituirsi come parti civili nel processo sull’incendio verificatosi il 27 settembre 2014 alla Raffineria di Milazzo. E’ quanto avvenuto nel corso dell’udienza preliminare. Ammessi solamente gli Enti e le associazioni ambientaliste. Sulla decisione del Gup Pugliese che lo scorso 18 gennaio aveva ammesso tutte le parti civili comprese le persone fisiche nel procedimento contro i direttori generali della stessa Raffineria rinviando il dibattimento al prossimo 3 aprile, sono intervenuti gli avvocati Antonio Giardina, Paolo Rotelli e Carmelo Speranza che si sono detti sorpresi per l’esclusione delle persone fisiche. Ciò – sostengono – anche in considerazione dell’unanime orientamento giurisprudenziale in tema di disastro colposo relativo alla loro legittimazione a costituirsi parte civile alla luce del provvedimento emesso pochi giorni fa nell’altro processo. Ci sentono, inoltre, a specificare che l’esclusione dalla sede penale non preclude la possibilità di risarcimento in sede civile e assicurano che proseguiranno in questa sede relativamente a questo specifico evento. Inoltre, sulla questione, è intervenuto nche il segretario del Cad sociale di Milazzo, Giuseppe Marano, che ha affermato di rispettare la decisione del giudice, ma che l’associazione sta già valutando con i suoi legali l’ipotesi di una lettera collettiva di messa in mora all’azienda in modo da interrompere la prescrizione in modo che le persone possano agire civilmente per i risarcimenti.