Un’applicazione per smartphone per mettere in contatto esercenti, consumatori e associazioni solidali per una spesa consapevole.
Si chiama Ecofood Prime e punta a rivoluzionare il modo in cui compriamo e consumiamo la spesa di ogni giorno, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari. Giuseppe Blanca e Martina Emanuele, i due giovani santagatesi ideatori di “Ecofood Prime”, hanno presentato la loro creazione a Palermo, nell’ambito della manifestazione Expocook.
Ogni anno nel mondo, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura. Solo in Italia ogni abitante spreca circa 145 kg di cibo all’anno: come se ogni famiglia gettasse via 1400 euro.
È da qui che parte l’idea di Ecofood Prime, che ha un meccanismo molto semplice: attraverso l’ecoshop sullo smartphone l’utente riceve le offerte dei punti vendita più vicini su cibi e prodotti alimentari giacenti nei magazzini ma che rischiano di rimanere invenduti, poiché prossimi alla scadenza, in eccedenza o con difetti estetici, ma perfettamente idonei al consumo. I prodotti possono così essere acquistati a prezzi vantaggiosi sulla piattaforma digitale Ecofood Prime con vantaggi sia per i consumatori, che risparmiano sull’acquisto, sia per gli esercenti, che riducono l’invenduto.
Nella piattaforma è poi presente un elenco di associazioni e soggetti di volontariato per la ridistribuzione del cibo ai più bisognosi. Inoltre Ecofood Prime fa da “food organizer”, inviando notifiche temporizzate per ricordare la data di scadenza dei cibi e una funzione social permette di condividere il proprio “frigo virtuale” mettendo a disposizione dei propri contatti sui social network i cibi che si vogliono donare.
Davanti a un problema di proporzioni planetarie come lo spreco alimentare l’idea è dunque che il cambiamento possa arrivare dalla consapevolezza dell’importanza dei gesti semplici che ciascuno compie ogni giorno. Per questo, Ecofood Prime si pone l’obiettivo di educare a un consumo più sostenibile, ma anche a uno stile di vita rispettoso del nostro ambiente che consenta di distribuire al meglio le risorse facendo rete.
L’app dei due giovani santagatesi, già tra le proposte più apprezzate in occasione di Smau Sicilia a febbraio 2019, ha già ricevuto il cofinanziamento di Regione Siciliana e Presidenza del Consiglio dei Ministri e tra le attività già confermate ci sono già diverse aziende e supermercati, ristoranti, negozi, chef, associazioni di categoria ed enti solidali.