Anche oggi, come ogni 5 marzo dal lontano 1823, San Cono viene festeggiato nella sua Naso.
In quell’anno un terremoto sconvolse la vita degli abitanti della Città di Naso, radendo al suolo e arrecando grossi danni alla quasi totalità delle abitazioni e dei luoghi di culto. Nonostante ciò, la catastrofe produsse soltanto una vittima e pochissimi feriti. Allora come oggi la popolazione ringrazia il Santo Patrono per aver sottratto “gli amati figli, i concittadini prediletti, dalla sicura, orribile morte”.
Ogni 5 marzo a Naso si celebra una Santa Messa in suo onore ed una Processione, in cui il grande simulacro di San Cono viene trasportato in spalla da venti uomini per le vie del centro storico.
Al termine della processione, riponendo le reliquie nella cripta del Tempio dedicato al Santo Patrono, l’Arciprete Calogero Tascone ha voluto augurare a Padre Benedetto Lupica un buon inizio di mandato sacerdotale nella sua nuova Parrocchia di Sant’Antonio, a Capo d’Orlando.
Per Padre Benedetto Lupica, che non ha potuto partecipare alla processione di oggi per impegni personali, anche la benedizione di San Cono e l’augurio della comunità dei fedeli di Naso.