Favori e promesse di assunzione in cambio di voti. Una mega inchiesta condotta dalla procura di Termini Imerese, 96 i nomi nell’avviso di conclusione indagini. Molti quelli noti. Politici, amministratori e candidati alle comunali di termini imerese e alle ultime elezioni regionali.
Tra loro l’ex presidente della regione Totò Cuffaro, indagato per corruzione elettorale in concorso. L’assessore al territorio e ambiente Totò Cordaro, gli ex coordinatori della Lega in Siclia, Alessandro Pagano e Angelo Attaguile.
Fino al capogruppo all’ars di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò. Gli inquirenti gli contestano di aver promesso un posto di tirocinante in un centro clinico in cambio di voti.
Un’indagine complessa arrivata ora all’ultimo atto con l’avviso di conclusione indagini.
Tutto era partito da 12 presunti episodi di scambio accertati dai carabinieri e dalla procura di Termini Imerese prima delle regionali del 2017.
Dagli appalti alla promessa di un posto di lavoro all’Ars, fino agli esami di maturità e alle ammissioni ad infermieristica, a patto di ottenere un pacchetto di voti “sicuri”.
In un primo momento il Gip aveva disposto gli arresti domiciliari per l’ex deputato regionale ed ex sindaco di Monreale Salvino Caputo, e per il fratello Mario, candidato con la Lega alle ultime amministrative. Poi revocati nello scorso aprile dal Riesame di Palermo.
I due, indagati per attentato ai diritti politici dei cittadini, avrebbero ingannato gli elettori alle scorse regionali per far credere che in corsa per l’elezione all’Ars ci fosse Salvino e non il fratello Mario. Il primo infatti non poteva candidarsi per una condanna per tentato abuso d’ufficio.
Le indagini però non si erano fermate. Tanto da richiedere una proroga. Per scoprire un vortice di promesse e voti di scambio.