“Non ci stupiscono le passerelle alla vigilia della campagna elettorale, né gli annunci di finanziamenti e lavori che, a causa di incredibili coincidenze, giungono a due passi dal voto amministrativo. E’ stato così da sempre: fa parte del gioco. Quel che non ci piace e a cui mai ci rassegneremo è l’ostinazione a millantare meriti che non si posseggono, a capitalizzare e far proprie iniziative altrui.”
E’ già polemica elettorale a Brolo con il candidato a sindaco, Pippo Laccoto che attacca il sindaco uscente sulla vicenda della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’Istituto Alberghiero, istituito con decreto assessoriale dell’1 giugno 2007 quando Laccoto era sindaco della comunità e grazie anche all’impegno della dirigente scolastica Maria Ricciardello che si spese per far approvare gli atti propedeutici alla nascita della sede staccata dell’Alberghiero in seno agli organi collegiali scolastici.
“La memoria corta, si sa, è una caratteristica della politica, specialmente di quei politici che mai riconoscerebbero di non aver fatto nulla- attacca Laccoto- ma proprio nulla, per difendere una buona causa. Come quella del 2016, quando si trattò di bloccare l’iniziativa che voleva spostare a Capo d’Orlando le classi dell’Alberghiero. Di fronte al silenzio assordante dell’Amministrazione Comunale e del suo rappresentante parlamentare di riferimento, il 2 febbraio di quell’anno Giuseppe Laccoto, deputato regionale, prese contatto con gli organismi regionali e nazionali dell’Istruzione e presentò un’interrogazione al Governo Regionale per bloccare sul nascere l’ipotesi dello spostamento. Sarebbe stata una ferita mortale per le prospettive di crescita culturali e professionali di Brolo, un danno irreparabile evitato grazie anche all’attività della minoranza consiliare e delle associazioni brolesi che si mobilitarono avviando una petizione popolare capace di raccogliere oltre duemila firme in poche ore. Questa è storia”.