Il Movimento Civico “Librizzi Riparte”, alla luce dell’approvazione del Rendiconto 2017 da parte del consiglio comunale dello scorso 3 aprile, manifesta incredulità per l’approssimazione e la leggerezza dell’attuale sindaco Renato Di Blasi oggi e del precedente Renato Cilona (fino a giugno 2017);
Sotto accusa la “gestione” delle casse comunali generando un disavanzo tecnico per tale anno di un milione e seicentoquarantaduemila euro, con relativo teatrino in consiglio comunale e con volantini degli stessi nel tentativo di scaricarsi le colpe vicendevolmente su mancati incassi dei tributi comunali, debiti accumulati, mancata alienazione o affitto di beni comunali in abbandono da decenni etc..
Risultato: ricorso al Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (pre-dissesto) da approvare entro il 16 aprile p.v., con tutte le restrizioni consequenziali, in primis l’aumento votato dalla maggioranza consiliare dell’addizionale IRPEF dallo 0,5% all’8% e dell’aliquota IMU dallo 0,76% al 0,935% (il massimo consentito), da aggiungersi ad una pressione fiscale insostenibile (TASI inclusa), tanto da registrare incassi dei tributi inferiori al 50% e mancate riscossioni per oltre un milione e trecento mila euro.
Il Movimento “Librizzi Riparte”, rimarcando pubblicamente più volte quanto sottoscritto nel programma elettorale, in ultimo nella lettera aperta del 24 marzo 2019, ha ribadito soluzioni per garantire introiti dell’Ente alternativi all’aumento delle tasse e scongiurare il piano di riequilibrio: dall’affitto delle strutture ed attrezzature del Mercato Agroalimentare,dalla dismissione della struttura Serro Urna,dalla dismissione o affitto dell’ex mattatoio comunale,dalla dismissione o affitto dei 140 Ha di terreni comunali (ad esclusione di quelli necessari per i cantieri forestali e per le progettazioni del P.S.R.), recuperando il pregresso delle tasse non pagate modificando i regolamenti, limitando sanzioni ed interessi e rateizzando e recuperando il dovuto dalle concessioni cimiteriali.
La Giunta Comunale “casualmente” il 3 aprile scorso inizia ad approvare atti di indirizzo per la locazione del Mercato Agroalimentare e dell’ex mattatoio comunale. Ci si interroga con amarezza: perché non iniziare tutte le procedure proposte per tempo, nel 2017 ed evitare i disastri odierni?
Incomprensibile e paradossale anche l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale riguardo al congelamento delle procedure sulla stabilizzazione dei precari, subordinandole all’approvazione del piano di riequilibrio e successiva autorizzazione del Ministero, smentendo nel consiglio del 3 aprile, gli impegni assunti in assemblea Sindacale del 27 marzo scorso; il Sindaco infatti si era impegnato a predisporre le delibere di Giunta per le procedure di stabilizzazioni subito dopo l’approvazione del consuntivo 2017 del 3 aprile, stante la neutralità delle somme trasferite per i contrattisti oramai destinate per la stabilizzazione degli stessi per la prosecuzione dei servizi primari. Doppia inversione di rotta, dopo il parere (naturalmente bocciato) di eventuale trasferimento dei dipendenti alla RESAIS, anche sulla tempistica per le delibere di stabilizzazione e dovuta certificazione delle somme a riguardo.
Rinnovando l’impegno assunto con gli elettori, si ribadisce il rammarico per le scelte scellerate di aumentare aliquote imu ed irpef per mera negligenza e superficialità dell’amministrazione Di Blasi, alla pari di Cilona, negligenti nelle mancate procedure alternative di introiti nelle case comunali, nonché dell’ingiustificato rinvio delle procedure di stabilizzazione, lasciando ai cittadini le rispettive valutazioni sul mancato o tardivo (a danno cagionato) recepimento delle innumerevoli proposte avanzate dal movimento “Librizzi Riparte”.