La Uil Funzione Pubblica ha intimato, con atto stragiudiziale, l’amministrazione comunale di Librizzi a procedere alla stabilizzazione del personale precario in servizio al comune.
Il sindacato ha inviato varie note di sollecito e poi nel corso di un incontro con il sindaco Renato Di Blasi, ha spiegato le ragioni per cui non ci sono ostacoli alla stabilizzazione del personale a tempo determinato; poiché è stata costatata l’inerzia da parte dell’amministrazione si è deciso di passare alla via giudiziale. E’ stato evidenziato che la mancata stabilizzazione del personale precario, oltre a costituire fonte di responsabilità diretta e personale, costituisce anche un possibile rischio di danno erariale per coloro che ingiustificatamente non vi diano integrale corso proprio in conseguenza della perdita dei connessi finanziamenti. C’è poi il principio affermato anche dalla Corte di Giustizia per la quale non si può ricorrere all’utilizzo abusivo e potenzialmente perenne del precariato, senza farsi nel contempo carico della posizione di quanti, per anni e magari per decenni, hanno prestato attività lavorativa in favore della pubblica amministrazione con contratti di lavoro flessibile. Pertanto, al fine di tutelare i lavoratori che da più di vent’anni prestano la propria attività lavorativa all’interno del comune si è deciso di diffidare, in via stragiudiziale, il comune di Librizzi avvisandolo che, se entro 30 giorni dalla notifica dell’atto di diffida il comune non provvederà alla stabilizzazione dei lavoratori precari, verrà presentato ricorso al Tar per impugnare l’eventuale silenzio-inadempimento.