Uno sforzo apprezzato dalla Cisl Fp quello dell’Amministrazione comunale di Barcellona che ha rivisto i conti per le stabilizzazioni. «Ma adesso – afferma il responsabile delle funzioni locali, Calogero Emanuele – è necessario fare chiarezza sui nuovi calcoli e per questo come abbiamo chiesto un incontro urgente.
Non vorremmo, infatti, che restino fuori alcune unità che, ad oggi, non avrebbero la possibilità di transitare alla Resais perché l’articolo di legge è stato impugnato». È questo quanto Calogero Emanuele ha scritto al sindaco di Barcellona Roberto Materia, ricordando che «purtroppo l’Ente, avendo aderito al Piano di riequilibrio con l’accesso al fondo di rotazione, è obbligato a rispettare i parametri ministeriali e quindi il rapporto popolazione/dipendenti che viene fissato in un dipendente ogni 147 abitanti che rispetto ai 41518 abitanti, consente di poter rideterminare una dotazione organica in 285 unità». Il personale a tempo indeterminato, dalla lettura dei dati, risulta essere di 183 e quindi restano vacanti 102 da riproporzionare per contratti a 24 e a 18 ore.
«Ma i previsti 13 concorsi per progressioni verticali riservati al personale interno sottraggono posti vacanti ed erodono risorse disponibili – ricorda ancora Emanuele – e quindi auspichiamo che nell’incontro che abbiamo richiesto si possa condividere un percorso che metta in sicurezza l’intera platea di lavoratori precari in servizio presso l’Ente». Ma bisogna fare presto, avverte la Cisl Funzione Pubblica perché, avendo aderito al Piano di riequilibrio, l’Ente è obbligato ad acquisire il parere della Commissione per la Stabilità Finanziarie degli Enti Locali presso il Ministero degli Interni e il, per esperienze acquisite, purtroppo, non gioca a favore.