L’agente di Polizia è il 31enne orlandino Lorenzo Galipò. Di seguito l’esatta dinamica dei fatti accaduti in Questura a Torino il 21 maggio scorso.
Nella mattinata del 21 maggio Galipò, insieme al suo collega di pattuglia, ha fermato per le vie di Torino un giovane, sottoponendolo a controllo e trovandolo privo di documenti validi e in possesso di sostanza stupefacente. Condotto legittimamente e doverosamente in Questura per ulteriori controlli, l’uomo è stato poi identificato in Elvis Ifada, nigeriano di 23 anni irregolare sul territorio italiano e pregiudicato, con precedenti per spaccio, aggressioni e violenza.
Accompagnato in questura dagli agenti, al termine del foto segnalamento e durante la compilazione della scheda del soggetto il nigeriano è improvvisamente andato fuori di testa, aggredendo i poliziotti con estrema violenza. In quel momento ha avuto inizio una colluttazione pesante e violenta, durata oltre cinque minuti, in cui gli agenti non sono riusciti a bloccare l’uomo per ammanettarlo. Durante la colluttazione il giovane, robusto e in forze, ha tentato di rubare dalla fondina la pistola dell’agente Galipò, che con la mano destra è riuscito ad allontanare il nigeriano dall’arma, il quale però durante la circostanza è riuscito a sferzare un violentissimo morso all’anulare della mano sinistra, spezzandogli la falangetta.
Dopo l’episodio la colluttazione è proseguita per qualche altro secondo, finché finalmente, con l’intervento di un terzo agente, i poliziotti sono riusciti a bloccare l’uomo, ad uscire dalla stanza in cui avvenivano le fasi di riconoscimento e a concludere l’arresto.
Solo dopo queste concitate fasi Galipò si è accorto, sfilandosi i guanti, delle gravissime conseguenze del morso subito, ed è stato immediatamente trasportato al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di ricostruzione della parte finale del dito, recuperando in parte il pezzo tranciato e dimesso con 35 giorni di prognosi.
Il nigeriano è dunque stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni gravi e tentata rapina, per aver cercato di sottrarre la pistola a Galipò e rinchiuso nel carcere delle Vallette del capoluogo piemontese.
Ha seguito la vicenda anche il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Nessuna tolleranza per i delinquenti, con il decreto sicurezza sarà espulso”.