Doppia assoluzione. In questo modo si è concluso il processo per ricettazione, scaturito dai controlli effettuati nel 2015 dai carabinieri della stazione di Piraino. In quell’occasione furono rivenuti tra gli altri computer e tv che sarebbero stati rubati all’interno di una struttura turistica.
Questi i fatti contestati che sono confluiti in tribunale in due procedimenti. Il primo, nel novembre 2017, a carico di Angelo Perdicucci, 44 anni, di feso dall’avvocato Decimo Lo Presti; a seguito del rito abbreviato, si è riusciti a dimostrare la sua estraneità alle accuse – non si trattava di merce rubata, ma regolarmente acquistata e venduta – e fu pertanto assolto dal tribunale di Patti dal reato di ricettazione. Ieri l’epilogo davanti al giudice monocratico del tribunale di Patti Eleonora Vona, che ha assolto con la formula perchè il fatto non sussiste Enza Baratta, 43 anni di Brolo; anch’essa era imputata di ricettazione di beni, asseritamente sottratti ad una nota struttura turistica del comprensorio, vicenda collegata ai fatti originariamente contestati ad Angelo Perdicucci per i quali, come detto, è stato assolto. Lo stesso è avvenuto anche per la coimputata Enza Baratta, assistita dagli avvocati Decimo Lo Presti e Nunziatina Armeli Iapichino, la cui tesi difensiva è risultata prevalente sulla prospettazione accusatoria.