I Finanzieri della Stazione Navale di Messina, nel corso di un servizio rivolto al controllo sul
rispetto delle normative comunitarie e nazionali in materia di pesca e di tutela dei
consumatori, hanno proceduto al sequestro di 1400 chilogrammi di tonno rosso ed altra tipologia di pesce rinvenuto all’interno di un furgone frigorifero, in procinto di lasciare l’isola, privo di qualsiasi documentazione idonea a certificarne l’origine.
I controlli effettuati dai militari operanti presso l’imbarcadero della Compagnia di Navigazione Caronte & Tourist di Messina, hanno consentito di scoprire 1400 chili di prodotto ittico a bordo di un furgone frigorifero il cui autista non era in grado di dimostrarne la provenienza e, pertanto, posto sotto sequestro.
Le violazioni contestate vanno dalla commercializzazione e detenzione di prodotto ittico
privo di documentazione afferente la tracciabilità e l’etichettatura, all’inosservanza degli
obblighi previsti dalle normative europee e nazionali in materia di registrazione e
dichiarazione dei dati relativi alle catture di specie appartenenti a stock oggetto di piani
pluriennali (c.d. “Quote Tonno”).
Il pescato sequestrato, giudicato idoneo al consumo dopo la visita sanitaria, veniva interamente devoluto in beneficenza ad istituti caritatevoli ed associazioni cittadine individuate con l’Assessorato delle Politiche Sociali del Comune di Messina.
Il contrasto all’economia sommersa costituisce un’importante linea d’azione tra le funzioni
di polizia economico-finanziaria che la Guardia di Finanza svolge come compito d’istituto,
sia per le conseguenze sulla salute pubblica dei consumatori, ma anche per arginare
l’illegalità e l’abusivismo nel sistema economico, a tutela degli imprenditori che rispettano
le regole.