Smobilitazione anticipata che ha colto di sorpresa chi si è recato, questa mattina nell’area artigianale PIP, dove da qualche anno, per ragioni di sicurezza, ordine pubblico e viabilità è stata spostata la fiera storica di Mistretta dalla tradizionale sede di Via Libertà.
Non senza polemiche e strascichi, con un netto calo di partecipazione, sia in termini di avventori che di esercenti, che in più occasioni hanno ribadito “troppo lontana dal centro e dai servizi”.
Nella mattina di oggi, ’11 giugno doveva svolgersi l’ultima mezza giornata della tradizionale esposizione estiva, ma già alle 10.00 ad accogliere i potenziali visitatori c’era solo spazzatura, gli operai del comune già a lavoro per ripulire l’area e gli ultimi venditori ambulanti in partenza anticipata. Poche bancarelle, si dice, ed un’affluenza in calo vertiginoso a causa, forse, della forte ondata di caldo di questi giorni, che ha scoraggiato molti cittadini a recarsi in un posto tanto distante dal centro abitato e con poche zone all’ombra disponibili.
Flop per uno dei pochi momenti rimasti di vitalità e aggregazione per gli amastratini, oltre le feste di paese. Scoraggiati gli ambulanti che, vedendo ridotte le proprie entrate, preferiscono non partecipare più alla fiera di Mistretta.
Le polemiche corrono sui social, ma ci sono anche proposte, tra chi vorrebbe che la fiera ritornasse nella sua vecchia collocazione, chi propone sedi alternative, ma più vicine al centro abitato e chi preferirebbe continuare ad usare la zona PIP, migliorando alcuni servizi per prevenire i disagi. Vedere la fiera storica conclusa anticipatamente, lascia comunque l’amaro in bocca. Che serva da monito anche per la popolazione civile per proporre alle autorità competenti soluzioni alternative per salvaguardare un evento storico che rischia di sparire?
(foto dal web)