Il prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi ha presieduto una riunione sulla gestione dei rischi derivanti da possibili maremoti per salvaguardare la popolazione residente lungo le coste.
Si è trattato di un confronto in ambito provinciale in linea con la pianificazione e gestione dell’emergenza. Hanno partecipato al confronto quarantotto amministratori che hanno un territorio costiero, rappresentanti degli enti che forniscono servizi pubblici – Rfi, Anas, Cas, Enel e Terna e delle maggiori industrie – Raffineria, Ultragas e A2a. Il prefetto ha evidenziato innanzitutto l’importanza di dotarsi di un piano comunale di protezione civile, che dovrà essere aggiornato, per poter salvaguardare al meglio la pubblica incolumità. Per i comuni inadempienti scatterebbero conseguenze di ordine penale se si dovessero verificare situazioni di criticità ai danni di persone o cose. E’ ritenuto strategico altresì procedere ad una capillare informazione ai cittadini sui comportamenti da adottare in caso di allerta. Nel corso dell’incontro la Città Metropolitana ed il dipartimento regionale della protezione civile, in sinergia con la Prefettura, hanno fornito chiarimenti sulle procedure da adottare per le pianificazioni comunali e di emergenza. Nel contempo la Prefettura ha acquisito dall’Ispra le mappe di penetrazione di un’eventuale onda di tsunami all’interno della costa messinese; ai comuni sono state distribuite le cartografie tecniche delle aree costiere potenzialmente esposte a maremoti, delle zone di allertamento e la normativa di riferimento.