Originario di Pace del Mela, ma residente a Milazzo, la vittima delle esplosioni dello Stromboli di ieri è il 34enne Massimo Imbesi.
Nato a Messina il 18 novembre del 1984, Massimo passava lunghi periodi lontano dalla Sicilia per lavoro, ma era sempre impaziente di tornare in Sicilia, per riabbracciare la sua Milazzo e il suo mare.
Al termine delle selezioni per allievo ufficiale di coperta, superate brillantemente lo scorso anno, aveva scritto un lungo post sui social. «Finalmente il mare, di nuovo il mare… quello più conosciuto e familiare però, quello che preferisco, quello della Spiaggia di Ponente di Milazzo, quello di casa. È stata un’esperienza unica, lunga ed impegnativa ma necessaria e come una delle cose belle che si fanno tanto desiderare, la soddisfazione di essersela guadagnata. Un “arrivo” ma allo stesso tempo una nuova partenza. La cosa tanto pensata quanto desiderata ed ottenuta che mi concederà, di nuovo, l’opportunità di prendere aerei, treni, alloggi di fortuna, di salire a bordo, di viaggiare, lavorare e godere di questa pazza vita, di questo mare…».
Il corpo di Massimo Imbesi è stato recuperato e portato a Milazzo, come disposto dalla magistratura che sta valutando se fare eseguire l’autopsia o se sarà sufficiente l’esame esterno del medico legale.
La notizia del decesso di Massimo Imbesi ha fatto rapidamente il giro dei social, in cui sono migliaia i messaggi di cordoglio. Le comunità di Pace del Mela e Milazzo oggi sono in lutto, per la perdita di un giovane figlio e concittadino.
Secondo le prime indiscrezioni, all’altezza del torace di Imbesi è stato notato un grosso ematoma che potrebbe essersi procurato nella fuga, cadendo violentemente sugli spuntoni di pietra lavica. Caduta che potrebbe essere avvenuta mentre correva per mettersi in salvo o causata da intossicazione da fumo sviluppato dagli incendi. Il giovane era in compagnia di un amico brasiliano quando il vulcano è esploso sotto i loro occhi. Il sudamericano, in forte stato di shock, ha riportato solo piccole escoriazioni.
Imbesi amava le Isole Eolie e le frequentava spesso. Sul suo profilo Facebook è ancora possibile vedere tante foto delle sue passate scalate sul cratere del vulcano Stromboli, da solo o in compagnia degli amici. Scalata che ieri, 3 luglio 2019, gli è stata fatale.