Questa mattina la comunità di Ucria ha avuto un brutto risveglio. Il Ferragosto di Sangue che ha colpito il piccolo centro montano ha sconvolto tutti. La gente ieri sera si è riversata nella piazza, dopo aver sentito gli spari e le sirene delle ambulanze e dei carabinieri, intervenuti prontamente sul posto.
Un litigio la causa della strage. Due vite sono state spezzate e una terza persona si trova ricoverata a Messina in gravi condizioni, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Antonino Contiguglia, 62 anni residente ad Ucria e suo nipote Fabrizio Contiguglia, 27 anni, originario di Ucria ma residente in Toscana, sono le vittime del killer che a seguito di una lite, probabilmente per un parcheggio, per circostanze ancora da chiarire ha cominciato a sparare verso i tre soggetti coinvolti. Successivamente si è barricato in casa e solo il pronto intervento dei carabinieri della stazione di Patti e di diverse pattuglie delle stazioni vicine ha fatto sì che dopo alcune ore l’uomo fosse disarmato e condotto in caserma.
L’uomo, un 29enne originario di Paternò, S.R. le sue iniziali, è in stato di fermo e si trova ancora sotto interrogatorio presso la caserma dei carabinieri di Patti guidata dal comandante Marcello Pezzi. Restano ancora da chiarire tutte le dinamiche della strage, che sono al vaglio degli inquirenti. Le indagini sono affidate al magistrato Andrea Apollonio.